L’uomo senza passato

 

Galeotto fu l'esercito della salvezza per i due maturi piccioncini

Galeotto fu l’esercito della salvezza per i due maturi piccioncini

 

 

“ L’uomo senza passato “(Mies vailla menneisyyttā) è un film del 2002 diretto da Aki Kaurismäki, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria e del premio per la migliore interpretazione femminile (a Kati Outinen) al 55º Festival di Cannes. Scheda del film:

Regia/Soggetto/Sceneggiatura: Aki Kaurismaki;
– Fotografia: Timo Salminen

– Personaggi e Interpreti :

*  M                          ( Mirkku Peltola) ;
* Irma                      (Kati Outinen);
* Annikki T
āhti       (Direttore del negozio);
* Juh
āni Niemelā    (Nieminem);
* Kaita Pakarinen    (Kaisa Nieminem, moglie di Nieminem);
* Aina Seppo           (moglie di M.).

 

Trama:
  Un operaio giunge di notte in treno a Helsinki. Mentre riposa su una panchina, viene aggredito da tre delinquenti che, dopo averlo tramortito con una mazza da baseball, lo derubano di tutto, anche dei documenti di identità. Portato in ospedale pare che debba morire ma malgrado l’elettroencefalogramma sia piatto, si risveglia, si sistema il naso sotto le bende, si riveste e viene ritrovato in riva del mare da due bambini figli di baraccati.

Invitare gli amici il sabato sera

Invitare gli amici il sabato sera

Medicato e accolto da questa famiglia povera, scopre di aver perso la memoria. Trova alloggio in un altro container, per il quale deve pagare una cifra esosa ad un guardiano corrotto, il quale possiede un cane che dovrebbe essere ferocissimo, ma che si rivelerà mansueto con il nostro signor M, come viene chiamato nel film. Grazie all’aiuto e alla complicità di altri diseredati, si installa nel container sistemandolo alla meglio. Una sera che va “fuori a cena” alla mensa dell’Esercito della Salvezza, conosce la volontaria Irma, che gli trova un lavoro presso l’organizzazione, precisamente nel Magazzino. Irma piace a M., che perciò fa una corte discreta, in un certo senso implicita.    Da lacune circostanze occasionali, si accorge che potrebbe essere stato un operaio saldatore, perché dimostra di conoscerne la tecnica. Chiede di essere assunto al cantiere, ma la cosa si rivela impossibile, perché M. non può esibire alcun documento di identità, neanche per aprire “un contro cifrato” presso una banca elvetica.    Mentre sta espletando le strampalate procedure per l’accredito presso la banca, si trova coinvolto in una rapina, compiuta da un imprenditore che ha perso tutto il proprio denaro (circa 300.000 marchi finlandesi , pari a circa 110.000 Euro !) a causa dei trucchi contabili della banca stessa, che al momento sta dichiarando fallimento.        Da testimone, si ritrova imputato in stato di fermo “per rifiuto di dichiarare le proprie generalità” (sic!). Irma “la dolce attivista” dell’Esercito della Salvezza, gli procura un avvocato che, pur essendo balbuziente, riesce a dare scacco all’ottuso formalismo poliziesco.    Il rapinatore contatta M, avendolo seguito dall’uscita dal carcere, e gli propone uno degli incarichi più bizzarri che uno si possa aspettare: raggiungere i dodici operai che aspettano le paghe dell’imprenditore. Cosa che M compie con zelo stralunato e metafisico!    Intanto le foto della rapina e dei rapinatori (!) sono state pubblicate dai giornali finlandesi e una signora del nord del Paese contatta la polizia, affermando di essere la moglie di M., il quale ligio e stralunato come sempre, torna dalla presunta moglie.    Quando arriva a quella che doveva essere stata la propria abitazione, scopre che di moglie trattasi, ma di moglie divorziata. La donna, infatti, lo stava cercando per consegnargli i documenti attestativi della sentenza di divorzio.    M così torna a Helsinki, per stare con Irma, la dolce attivista dell’esercito dei salvatori. Ma, arrivato alla stazione, proprio come all’inizio della storia, si imbatte di nuovo negli stessi balordi che l’avevano quasi mandato all’altro mondo, qualche tempo prima. Ma questa volta, gli infami stanno malmenando un povero invalido con i bastoni! Ma questa volta,” i nostri arrivano”, perché dal buio delle strade vicine, si fanno avanti tanti poveri e stralunati derelitti come M., che mettono in fuga gli aggressori vigliacchi. M. può così  tornare dalla propria dolce Irma, per il più lunare lieto fine che si possa immaginare.

Commento:

1) Il film,considerato il capolavoro di Kaurismaki, talentuoso regista finlandese, è una parabola sulla lotta tra il bene e il male, nell’attuale società post-industriale e post-tutto. Il Bene è rappresentato da M; da Irma con i suoi buffi colleghi dell’Esercito della Salvezza, compresi i tristissimi musicisti dell’orchestrina; dai vari derelitti che M incontra, e che cercano, come possono, di dargli una mano; e infine, dall’imprenditore che s’improvvisa rapinatore della banca, che gli ha illecitamente confiscato una montagna di denaro.  Il Male: dai teppisti aggressori/assassini; dal funzionario che sfrutta i poveri per miserabili speculazioni immobiliari e finanziarie; dai vari funzionari: di stato civile; di polizia; di banca; 2) I due protagonisti sono magnifici: Markku Peltola (M), un po’ legnoso e monocorde; e Kati Outinen (la “dolce Irma”) che invece è magnifica nel ruolo di una donna sfiorita, nubile malgré soi, ma che è incantevole nello slancio affettuoso/materno/pudico verso il povero M.; 3) Stupenda la fotografia, con colori netti e caldi: in Finlandia non guastano. Belli gli interni: la sede dell’esercito della salvezza; le baracche; gli scorci sul porto e sulla ventosa campagna finnica; 4) Mitici i musicisti: scalcagnati e bizzarri, come in altri film di Kaurismaki; 5) Profetica e sconvolgente la vicenda dell’imprenditore, truffato ed espropriato dalla banca, che si improvvisa rapinatore, per prendersi il maltolto e che, affidata a M la missione di riportare i soldi agli operai, si suicida! 6) I dialoghi (sceneggiatura)  sono stupendi, perché descrivono con grazia e misura un mondo piccolo socialmente, ma spesso grande moralmente. Irresistibile la scena di M con la moglie da cui apprende di essere divorziato, quando le chiede: “Ma io, che marito ero? Bevevo? Ti maltrattavo? Andavamo d’accordo?”. Sono domande che spesso anche noi vorremmo fare a Qualcuno, per sapere come è (stata) la nostra vita.
 

Il mite M. coltiva patate.

Il mite M. coltiva patate.

Vai al link per il film integrale su Youtube (in italiano!) , e non in finlandese:

http://www.youtube.com/watch?v=VW08WUb1Y4w

 

 

 

 

 

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