“Vacanze d’inverno”

Vacanze d’inverno (1959), è il primo film italiano dedicato alle vacanze sulla neve, all’epoca per pochi fortunati, ma ambite da tutti. Questa è la prima ragione del grande successo che ebbe questa opera, ancor oggi dignitosissima.
La seconda ragione di successo fu l’interpretazione di Alberto Sordi, nel ruolo del “Ragionier Alberto Moretti”, che per la prima volta portò sullo schermo un (piccolo) borghese italiano, con i suoi pregi, e (moltissimi) difetti.    Come sottolineano anche gli storici del cinema, questo film ispirò il filone che sarebbe venuto alcuni anni dopo, e cioè quello dei “cinepanettoni”, con le sue “Vacanze a …”; “Natale a…”, insomma il filone dei fratelli Vanzina, anch’esso un filone dignitosissimo, e ingiustamente disprezzato dagli intèllos, cioè dagli intellettuali.

Vacanze d'inverno

Vacanze d’inverno, poi diventate Vacanze di Natale

Una non secondaria ragione del successo del film è che la sceneggiatura è co-firmata dal grande Rodolfo Sonego, lo sceneggiatore di Alberto Sordi, ovvero “il cervello di Alberto Sordi”, come lo definisce Tatti Sanguinetti, nel libro di cui parliamo dopo.

Vacanze d'inverno

Vacanze d’inverno: il Ragionier Alberto Moretti (Alberto Sordi) alla conquista del Capodanno dei ricchi

 

Scheda tecnica:
Regia : Camillo Mastrocinque; Soggetto: Oreste Regnoli; Sceneggiatura: Oreste Biancoli; Jacques Sigurd; Rodolfo Sonego;Fotografia: Aldo Tonti ; Montaggio: Roberto Cinquini; Musiche: Armando Trovajoli ; Scenografia: Mario Chiari; Costumi: Pia Marchesi.

 

Vacanze d'inverno

Vacanze d’inverno: Padre (Alberto) e figli (Titti), impegnata per debiti del papà la mitica Seicento, ripartono da Cortina in treno

Interpreti e personaggi:
Alberto Sordi: Alberto Moretti;
Vittorio De Sica: Maurizio;
Michèle Morgan: Steffa Tardier;
Christine Kaufmann: Titti, figlia di Alberto;
Eleonora Rossi Drago: contessa Paola Parioli;
Vira Silenti: Vera, figlia di Maurizio
Georges Marchal: Georges Tardier;
Enzo Turco: Magri;

Vacanze d'inverno

Vacanze d’inverno: Enzo Turco; Dorian Gray ed Alberto Sordi – Moretti

Mercedes Brignone: principessa Valmarin;
Giulio Calì: zio Carlo;
Lola Braccini: marchesa Serti;
Michele Malaspina: ministro;
Dorian Gray: Carol Field;
Anna Campori: Virginia;
Geronimo Meynier: Franco;
Renato Salvatori: Gianni;
Pierre Cressoy: conte Alfredo Parioli;
Ruggero Marchi: produttore
Denise Provence: Marceline;
Mario Valdemarin: Toni.

 

Doppiatori italiani
Gabriella Genta: Steffa Tardier
Alida Cappellini: Titti, figlia di Alberto
Adriana De Roberto: contessa Paola Parioli
Stefano Sibaldi: conte Alfredo Parioli
Renzo Palmer: Gianni

 

“…  Il ragionier Moretti Alberto, che a novembre ha finito di pagare l’ultima rata dell’utilitaria, dopo venti ore al volante, stremato e zuppo sotto allo zucchettone, il passamontagna, è giunto a Cortina con la figlia Titti  (Christine Kaufman). E’ convinto che troverà il coraggio e le parole per dirle che la cicogna non esiste, e che con i maschietti bisogna stare attenti. Il padre e la figlia hanno vinto un viaggio premio pagato dalla RAI. Vitto e alloggio: gli extra e la tassa di soggiorno sono esclusi. Il ragionier Sordi comincia a lasciare la macchina dove ingombra, e folleggia con gli extra: orchidee, whiskettini, champagne per il veglione. Fatto il conto, la vettura resterà a Maurizio, il concierge accomodante, e padre e figlia saranno costretti a tornare a Roma in treno…Il ragionier Alberto Moretti non finge di essere altro da ciò che è socialmente, un impiegatuccio. La novità, anzi, è che egli ne va fiero, è convinto che il suo rifiutarsi di stare al proprio posto, la petulanza molesta, lo renda simpatico. “Io non sono un industriale, signor ministro…Sono il ragionier Moretti, posso offrire io?”.

Vacanze d'inverno

Vacanze d’inverno: il Rag. Alberto Moretti, come il suo successore Fantozzi Rag. Ugo, soi-disant “Nazionale di sci”

“Lei pensi a pagare le tasse”. E Sordi, che ha appena fatto una tirata contro le tasse e le buche di Via dei Pettinari, si spertica a lodare l’autostrada del Sole. Come spesso accade, Sonego inserisce nel copione un produttore cinematografico: Ruggero Marchi, che fa un simil Rizzoli così riuscito, da essere confermato ne “Il vedovo”. E’ un batrace pelato bauscia, repellente; tutti i francesi, compresa la povera Michèle Morgan e i legnosissimi Marchal e Cressoy, sono disastrosi…”Tatti Sanguinetti, ” Il cervello di Alberto Sordi”; pagg. 179-181. Adelphi, 2015 …Vacanze d’inverno” è quello che i semiologi chiamano un film seminale. Nel senso letterale. Come se dallo sperma congelato di questo prototipo filmico, 24 anni dopo con il film “Vacanze di Natale” di Carlo Vanzina sia nato il filone più longevo del cinema italiano di intrattenimento. Il cosiddetto cinepanettone….; Tatti Sanguinetti; op. cit., ib.

Vacanze d'inverno

Vacanze d’inverno: locandina “Alberto-centrica”

Tra gli interpreti, i due fuoriclasse sono:
Alberto Sordi : intellettualmente geniale nel rappresentare un “Fantozzi” ante litteram, che si scontra con i “Direttori totali “ e le “Contesse Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare” del tempo. Il “Moretti” di turno si scontra con il birignao – delle nobili annoiate, ma anche noiose (la contessa Paola Parioli, e la marchesa Serti); – dei grand commis di Stato ( ministri, funzionari dell’allora Comunità Europea); – demi-monde: una strepitosa Dorian Gray, nel ruolo di Carol Field, amante mantenuta del produttore, qui un grandissimo Ruggero Marchi;

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Vacanze d’inverno : locandina francese

Vittorio De Sica, nel ruolo del “concierge”  Maurizio, scafato navigatore della vita, dall’interpretazione misurata e cerebrale.

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