Santa Clelia Barbieri

 

Santa Clelia, mistica

Santa Clelia, mistica

Clelia Barbieri nacque il 13 febbraio 1847 nella contrada volgarmente chiamata le “Budrie”, appartenente civilmente al comune di S. Giovanni in Persiceto (BO), ecclesiasticamente alla Archidiocesi di Bologna, da Giuseppe Barbieri e Giacinta Nannetti; fu battezzata lo stesso giorno, con i nomi di  Clelia, Rachele, Maria.
La mamma insegnò precocemente alla piccola Clelia ad amare Dio fino a farle desiderare di essere santa. Un giorno Clelia le domandò: ” Mamma, come posso essere santa “? Per tempo la Clelia imparò pure l’arte del cucire, di filare e tessere la canapa, il prodotto caratteristico della campagna persicetese. Nel 1855 Clelia perdette il babbo, a causa del colera. All’epoca, era facile trovare Clelia, che era i casa a lavorare, o in chiesa a pregare. Clelia fece la Prima Comunione a 11 anni, il 17 giugno 1858, e quello fu un giorno per lei decisivo per il suo futuro, perché visse la sua prima esperienza mistica.    Nella Chiesa bolognese, per combattere la noncuranza religiosa, specialmente degli uomini, vi erano gli ” Operai della dottrina cristiana”. Alle ” Budrie ” il gruppo era animato da un maestro molto anziano. Clelia volle essere, e fu Operaia della dottrina cristiana. Alle ” Budrie ” la catechesi si rinnovò col suo inserimento che trascinò pure altre compagne di uguali sentimenti.   Al principio Clelia fu ammessa come sotto-maestra, ma ben presto rivelò insospettate capacità tanto che gli stessi anziani si facevano suoi discepoli.

Respinte non poche lusinghiere proposte di matrimonio, la comitiva di ragazze che facevano capo a Clelia concepì la prima idea di un nucleo di giovinette votate alla vita contemplativa e apostolica; un servizio che doveva scaturire dall’Eucarestia, doveva consumarsi nella Comunione quotidiana e sublimarsi nella istruzione dei contadini e dei braccianti del luogo. L’idea non poté realizzarsi subito per le vicende politiche dopo l’unità d’Italia del 1866-67.    Si poté attuare il 1° maggio 1868 allorché, sopite le questioni ambientali e burocratiche, Clelia con le sue amiche poterono ritirarsi nella casa cosiddetta del maestro, ove cioè fino allora si erano radunati gli Operai della dottrina cristiana. Fu l’inizio umile della famiglia religiosa di Clelia Barbieri che i superiori in seguito chiameranno ” Suore Minime dell’Addolorata “. Minime per la grande devozione che la Beata Clelia ebbe al santo Minimo Romito di Paola, S. Francesco, patrono e provvido protettore della nascente comunità; dell’Addolorata, perché la Madonna Addolorata era veneratissima alle ” Budrie ” e perché era il titolo della Madonna preferito dalla Beata.Dopo il ritiro delle ragazze nella ” Casa del maestro ” cominciarono fatti straordinari, come altrettanti attestati della Provvidenza a favore della piccola comunità che altrimenti non avrebbe potuto perseverare. Essi venivano propiziati dalle sofferenze fisiche e morali di Clelia nella notte oscura dello spirito e nelle umiliazioni più incomprensibili da parte di persone che avrebbero dovuto invece comprenderla.    A poco a poco la gente vide Clelia in un ruolo di guida, di maestra nella fede. Cominciarono così, nonostante i suoi 22 anni, a chiamarla ” Madre “: la chiameranno così fino alla morte che avverrà prestissimo.   La tisi che l’accompagnava subdolamente, esplose violenta appena due anni dopo la fondazione.
Clelia morì profetizzando a colei che la sostituirà: ” Io me ne vado ma non vi abbandonerò mai … Vedi, quando là in quel campo d’erba medica accanto alla chiesa, sorgerà la nuova casa, io non ci sarò più… Crescerete di numero e vi espanderete per il piano e per il monte a lavorare la vigna del Signore. Verrà giorno che qui alle ” Budrie ” accorrerà tanta gente, con carrozze e cavalli… “. E aggiunse: ” Me ne vado in paradiso e tutte le sorelle che moriranno nella nostra famiglia avranno la vita eterna … “. La morte la colse nella soddisfazione di andare incontro allo Sposo verginale, il 13 luglio 1870.
La profezia di Clelia in morte si è avverata. La Congregazione delle Suore Minime dell’Addolorata si è sviluppata e si sviluppa. E’ diffusa in Italia, in India, in Tanzania. Oggi le suore nell’imitazione della Beata Clelia, in umiltà nel proficuo loro lavoro assistenziale sono intorno alle trecento, divise in 35 case. Con i suoi 23 anni, al giorno della morte, Clelia Barbieri può dirsi la fondatrice più giovane di un Istituto Religioso che la Chiesa annoveri.    Santa Clelia Barbieri è stata canonizzata da Giovanni Paolo II in Roma il 9 aprile 1989.

Le Budrie di Santa Clelia

Le Budrie di Santa Clelia

“ Non sottoporsi alla visibile signoria del male e non staccarsi mai per esso dall’invisibile bene, questo è l’atto eroico della fede. In esso è tutta la forza dell’uomo. Chi non è capace di questo atto eroico, questi non farà nulla e nulla dirà all’umanità. Gli uomini d’azione vivono una vita altrui, ma non creano essi la vita. La vita la creano gli uomini di fede… Gli uomini di fede spesso sono detti sognatori, utopisti, pazzi; ma essi sono profeti, i migliori fra gli uomini, e le guide dell’umanità” .
Vladimir Solovëv in uno dei discorsi commemorativi per Dostoevskij.

La casa dove nacque  la Santa

La casa dove nacque la Santa

“ … La fede – ha detto Gesù – può trasportare le montagne. La piccola Clelia, con la sua grande fede è stata proprio il granellino di senape di cui parlava il Signore; perché di fronte a lei i macigni dell’incomprensione, dell’irreligiosità imposta come novità culturale, dell’anticlericalismo di stato, si sono dovuti smuovere per far posto alla sua piccola pianta, che aveva dentro di sé una forza incontenibile…”.

Cardinale Giacomo Biffi; 20 settembre 1989, nella Cattedrale in Bologna .

13 luglio: processione con le reliquie della Santa, alle Budrie.

13 luglio: processione con le reliquie della Santa, alle Budrie.

“…E poi, questa croce, che simbolo strano! Addirittura i suoi discepoli si armarono dello strumento di supplizio dell’Uomo Dio! Da allora, i cristiani portano nel mondo la croce come prova della loro fede, fiamma ardente che si propaga senza sosta…” . Napoleone Bonaparte:” Conversazioni sul Cristianesimo”, ESD, Bologna, 2013, pag. 31.

Santa Gemma Galgani (Lucca) (1878-1903): molto simile a Santa Clelia

Santa Gemma Galgani (Lucca) (1878-1903): molto simile a Santa Clelia

“…Giovanni Paolo II definì la presenza spiritualmente incisiva e feconda della nuova Santa in mezzo alla sua gente < un vero e proprio risorgimento al femminile>… Tanto più c’è una curiosa coincidenza: i giorni della breve esistenza di questa < figlia del bracciante>, assurta agli onori degli altari, si collocano esattamente nello spazio della vicenda nazionale che noi chiamiamo appunto < Risorgimento> . Clelia nasce l’anno prima del turbolento 1848, che è indicato nei libri di storia patria, come quello della prima guerra di indipendenza, e muore nel 1870, e muore nel 1870, qualche mese avanti l’ingresso dei bersaglieri per la breccia di Porta Pia…”. Giacomo Biffi: “ L’eredità di Santa Clelia”. ESD,  Bologna, 2010, pag. 7.
 

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