Tin Men

<Tin Men> , ovvero <Uomini di latta> sono venditori porta a porta di infissi in alluminio, ovvero latta (<tin>). Il film, realizzato nel 1987, parla di, ed è ambientato a, Baltimora (Maryland, USA) nell’anno 1963.

 Tin men Tua moglie è con me

Tin men Tua moglie è con me

I due protagonisti, Ernest Tilley (Danny De Vito)  e Bill “BB” Babowsky (Richard Dreyfuss) lavorano per due ditte differenti, ma entrambi sono rappresentanti di infissi in alluminio, e fanno di tutto – veramente di tutto, comprese vere e proprie truffe ai danni dei clienti – per concludere un contratto di vendita.    BB ha appena acquistato un’automobile di marca Cadillac – marca preferita dagli uomini di latta! – e sta uscendo in retromarcia dal salone del rivenditore. In quel momento, transita l’altro protagonista, Ernest Tilley, alla guida della propria automobile, una… Cadillac!
Tilley  è di pessimo umore, perché ha appena litigato con la moglie, perché <cercava la camicia bianca>, senza trovarla (un classico!), mentre la moglie aveva, intanto, qualcosa da rimproverargli (altro classico!). In più  l’irascibile Ernest è afflitto dal torcicollo delle < otto del mattino>, come dice lui stesso, in un soliloquio bizzarro e divertentissimo: (anticipiamo che, in questo film, Danny De Vito è stratosferico!).

 Tin men Dolce vita a Baltimora

Tin men Dolce vita a Baltimora

Tamponamento, con notevoli danni a entrambe le automobili. Diverbio, tentativo di entrambi di passare a vie di fatto, l’uno che sradica lo specchietto retrovisore dell’altrui macchina, minacce, spintonamenti, <are you lunatic?>  (sei pazzo?), le solite minacce < ti verrò a trovare; so dove abiti>, ecc. Gente che assiste divertita, perciò non è molto zelante nel dividere i due galletti.
La colpa è chiaramente di BB, che stava uscendo in retromarcia e che <doveva> dare la precedenza, e una CAI  ( Constatazione Amichevole dell’Incidente), tra persone prudenti, avrebbe chiuso qui il contenzioso. Invece, che succede? Ernest- sappiamo – è di pessimo umore; Bill è un prepotente seriale, e dunque <à la guerre comme à la guerre>!    I due, che almeno in questo, sono uomini di parola, tengono fede alle minacce, e davvero cominciano a farsi dispetti, in una progressione tanto insensata e autolesionistica, quanto esilarante: BB arriva a sedurre, per dispetto, la moglie di Tilley, il quale non se ne cale, anzi è contento di liberarsi della donna, con cui non è mai andato veramente d’accordo (al riguardo puoi andare al link che riporta la telefonata con cui BB comunica a Ernest l’avvenuto adulterio: La telefonata dell’adulterio!

 Tin men I tin men al bar

Tin men I tin men al bar

Il film, come abbiamo anticipato, inizia  con una esilarante litigata fra la bella Barbara Hershey (Ms. Nora Tilley) e il nostro Ernest, eroe cialtronesco! Nora rimprovera qualcosa al proprio impaziente marito <are you sick?> (<sei fuori di testa?>), ma questi neanche le risponde,perché sta disperatamente cercando la propria camicia bianca, che ovviamente non trova: quando mai, un marito trova in casa qualcosa, senza che la moglie non lo soccorra, aiuti, accudisca? La camicia non salterà fuori, perché Nora non vuole cercarla!

 

 Tin men in Commissione

Tin men in Commissione

Torniamo ai due duellanti: Bill riesce a sedurre Nora. Ernest non ne è per niente infastidito, anzi ne è contento. Bill & Nora diventano amanti. Finito?    No! Perché Nora scopre di essere <preda per dispetto>, e molla Bill. I due mattacchioni Ernest e BB,  arrivano a giocarsi a dadi Nora. BB la perde, ma non onora il patto, e si tiene la donna. E dunque?

Tin men :dispetti

Tin men :dispetti

Alla fine, nonostante i due duellanti non pensino ad altro che a farsi dispetti sempre più strampalati, perdono la licenza e il lavoro: la <Maryland Home Improvement Commission>, cioè la Commissione dello Stato del Maryland, che indaga sulle frodi dei “Tin Men” ai danni di ignari cittadini, e scopre, grazie anche alla collaborazione del solito infiltrato, gli incredibili sotterfugi, e truffe, dei <Tin Men> a danno degli sprovveduti clienti. Una mazzata professionalmente letale per ogni persona sensata di questo mondo, ma non per Ernest & Bill, che infatti non si perdono d’animo, e addirittura progettano nuove avventure lavorative insieme (!)  e, forse (!?), anche sentimentali.

Tin men: vendetta con la moglie altrui

Tin men: vendetta con la moglie altrui

Scheda Tecnica:
Soggetto & Regia: :Barry Levinson
Produzione :
Mark Johnson
Musica : Fine Young Cannibals
Fotografia: Peter Sova
Edizione: Stu Linder
Compagnia di Produzione: : Touchstone Pictures/Silver Screen Partners III/ Bandai Films
 Distribuzione: Buena Vista Distribution
Uscita del film: 6 Marzo 1987; Durata: 110 min ;Paese: USA ;Lingua: Inglese Costo : $11 milioni ;Incassi: $25,411,386; Commedia .

 

 Tin men: un trio improprio

Tin men: un trio improprio

  E’ il secondo dei 4 film che Levinson girò nella propria città natale – Baltimora – dedicati, rispettivamente : “Diner” (1982), afli anni ’40; “Tin Men” (1987), agli anni ’50; “ Avalon” (1990) e “Liberty Heights” (1999), agli anni ’60.

Tin men in una crisi di nervi

Tin men in una crisi di nervi

 

 

 

 

Interpreti e Personaggi:
Richard Dreyfuss : Bill “BB” Babowsky
Danny DeVito : Ernest Tilley
Barbara Hershey : Nora Tilley
John Mahoney : Moe Adams
Jackie Gayle : Sam
Seymour Cassel : Cheese
Bruno Kirby : Mouse
Michael Tucker : Bagel
T. Walsh : Wing
Deirdre O’Connell : Nellie

Tin men: Jackie Gayle sempre col cappello

Tin men: Jackie Gayle sempre col cappello

Citazioni da “Tin men” : La telefono dell’adulterio! Testo :
Bill Babowsky: [into the phone]
Hey, asshole! This is the ultimate “fuck you”! I just poked your wife!
(Traduzione: BB: Senti, idiota, per l’ennesima volta ti dico:<Va’ al diavolo>. Mi sono appena fatto tua moglie!)

-Ernest Tilley: [into the phone] What are you talking about?
(Ernest Tilley –E.T.: Ma di che stai parlando?)

– Bill Babowsky: Yeah, she’s in my bed right now with a very big smile on her face.
(BB: Sì, lei ora è nel mio letto, con bel sorriso dipinto sul volto)

– Ernest Tilley: Well, that’s just fine by me. She’s a pain in the ass! An albatross around my neck! You’re welcome to her. Keep her, and may you both rot in Hell!
(E.T. Beh, per me va bene! Lei é una sciagura. Tienitela, e insieme andate al diavolo!).
[hangs up] (Attacca)

Tin men: locandina

Tin men: locandina


Da YouTube,
1) L’incidente tra BB e Ernest :
2) La scena in cui BB telefona a Ernest e gli comunica di aver sedotto Nora, ovvero la Seduzione:
3) DeVito e soci parlano di Bill Babowsky: uno spasso!
4) La scena in cui Ernest & compari commentano il telefilm <Bonanza>: uno spasso!
5) Di fronte alla Commissione d’Inchiesta :

Tin Men: Locandina in Italiano

Tin Men: Locandina in Italiano


– In tutto il film, c’è la grande nostalgia di Levinson per la Baltimora della propria giovinezza; le automobili accessoriate con acciaio e alluminio – le Cadillac, vero mito per i nostri eroi! – I protagonisti del film sono rappresentanti di commercio per infissi di alluminio, che sbarcano il lunario svolgendo un lavoro ingrato, cercando di piazzare merce poco appetita, e quindi difficile da s-merciare. Essi perciò devono ricorrere agli stratagemmi più fantasiosi.

Eccone un esempio: Vogliono piazzare gli infissi a qualche <casalinga disperata?>. Si piazzano nel giardino, fingendo di documentare fotograficamente per la rivista “Life” (all’epoca, una rivista popolarissima negli USA!) come è una casa con/senza infissi di latta. Poiché la casalinga vuole essere all’altezza, si cruccia di non avere gli infissi, e qui scatta il trappolone: < Se vuoi che i tuoi vicini vedano la tua casa su “Life”, devi mettere i nostri infissi. Quanto costa metterli? Diciamo 3-4 mila $! ”. La preda, a quel punto, è già catturata, e i volponi si leccano i baffi! –

I rappresentanti passano gran parte del tempo al bar, in conversazioni strampalate e compulsive: bevono caffè, mangiano panini, parlano e sparlano di tutto, per riempire il tempo, ovviamente. Sembra che la vita al bar sia il carburante per poter carburare al lavoro, che paradossalmente diventa un intervallo tra una chiacchierata e l’altra. Ma cosa puoi dire, per ore, tutti i giorni, al bar, con le stesse persone? Pettegolezzi, per lo più. E infatti, la stessa cosa succede ai nostri logorroici eroi di latta! Cosa fa questo, o cosa ha detto quello? Come vi sembra la moglie di Tizio, cosa ha detto la sorella di Sempronio. – Voi mi direte: ma allora, il film è noioso! E io vi rispondo che non solo non lo è, ma è divertente oltre ogni attesa! Perché è divertente? Perché la sceneggiatura è ben scritta, e riporta in un certo senso il <flusso di coscienza> dell’uomo medio, alla fine degli anni ’50, in una grande città industriale del Nord degli USA. E poi, gli attori sono dei fuoriclasse, e hanno la sapienza recitativa dei grandi attori di teatro. Infatti, il film si svolge, in gran parte, in  interni, e si basa sui dialoghi, proprio come se fosse un’opera teatrale! – Gli attori sono molto affiatati. Prendiamo ad esempio, Richard Dreyfuss e Danny De Vito. Nella scena dell’incidente, e in quella dell’alterco al bar, con rissa minacciata ma mai realizzata, si vede chiaramente che i due ottimi attori trattengono a fatica le risate! Credo che Barry Levinson abbia faticato molto perché i suoi attori non scoppiassero a ridere durante le grottesche scene dei litigi di BB ed Ernest!

– Diceva Aristotele che <nella commedia, l’eroe è peggiore dell’uomo medio. Mentre, nella tragedia, è migliore!>. Un esempio? Nora cerca di convincere Ernest a fare, nel fine settimana, una gita fuori porta – con picnic!  Cosa risponde Ernest? <Cosa andiamo a fare su un prato, per mangiare scomodamente una pizza,- con formiche che si infilano dappertutto – mentre la stessa pizza, possiamo mangiarla davanti al televisore, guardando una partita di baseball?>. Ecco, questa è la filosofia minimalista dei nostri eroi. Che ci divertono, perché noi siamo sicuri (!?) di essere migliori di loro!  E’ la catarsi consolatoria> della commedia!

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