Influenza, Epidemia, Pandemia (I)

                                “Influenza, Epidemia, Pandemia”

I)Definizioni
1) Influenza
: gli Antichi credevano che fosse provocata dagli influssi negativi degli astri, donde il nome. Oggi, sappiamo che questa malattia è provocata dagli Orthomixovirus, individuati in Inghilterra nel 1933.
2) Epidemia: dal latino medievale: Epidemia; greco πιδημα; dall’aggettivo: ἐπιδήμιος: «che è nel popolo», composto da ἐπί <sopra>, e δῆμος <popolo>. Manifestazione collettiva di una malattia, come influenza, colera, tifo, vaiolo, che rapidamente si diffonde, per contagio diretto o indiretto.
3) Pandemia: da epidemia (vedi sopra) deriva l’aggettivo greco πανδήμιος «di tutto il popolo»: epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, in tutti i continenti. Pandemia influenzale. Pandemia di Poliomielite.

Barella e mascherine

Barella e mascherine

II) La Febbre Spagnola
“La Grande Influenza” fu chiamata l’epidemia più letale della Storia. Si presentò nel 1918, l’ultimo anno della Prima Guerra Mondiale (1914-1918), a sua volta definita “Grande Guerra”. L’epidemia durò fino al 1920, e causò tra i 50 e i 100 milioni di morti in tutto il mondo. Il nome con cui viene ricordata è “La Spagnola”, crasi della definizione vera e propria di “Febbre Spagnola”, ma è una definizione impropria, come sarà spiegato più avanti. Solo nel 1997 Jeffery Taubenbergerdell’Armed Force Institut of Pathology (AFIP) di Washington DC, riuscì a ricostruire il genoma del virus della “Spagnola”: Virus A (H1N1), avendo studiato preparati di tessuto polmonare di deceduti a causa della malattia.
In Italia, la Spagnola provocò 400.000 morti, secondo i dati della Enciclopedia Treccani, in tre ondate successive, tra l’ottobre 1918 e la fine del 1920.
In Italia, i morti, militari e civili, nella Grande Guerra (1915-1918), su una popolazione di 35,6 milioni di anime, furono, rispettivamente: 651.000, e 589.000 (totale=1.240.000), pari al 3,48% della popolazione (Wikipedia).
Per la Spagnola, l’Italia ebbe il 32% di tutti i morti della Grande Guerra, circa 1 su 3!

Commissione Militare (Cleveland- Ohio) alle prese con la Grande Influenza del 1918-1920

Commissione Militare (Cleveland- Ohio) alle prese con la Grande Influenza del 1918-1920

 

 

III) Il Paziente 0

1)“…L’evidenza epidemiologica suggerisce che un nuovo virus dell’influenza comparve in Haskell County, Kansas (KS), all’inizio del 1918, che questo virus si spostò verso Est attraverso il Kansas fino a una grande base dell’Esercito USA, e da lì in Europa. In seguito, cominciò a imperversare nel Nord America, in Europa, nel Sud America, l’Asia e l’Africa e, avendo raggiunto anche le isole del Pacifico, in tutto il mondo. Sulla sua scia, come il vento, il suono lamentoso di tutti quelli che piangevano qualcuno morto a causa del virus. L’evidenza epidemiologica venne dal Dr. Loring Miner… laureato in Medicina nella più antica Università dell’Ovest, la Ohio (OH) University, con sede ad Athens, e si era trasferito ad Haskell (KS) dal 1885, dove esercitava come Country Doctor, corrispondente al nostro Medico Condotto di quello stesso periodo, ed era un Classicista innamorato dell’Antica Grecia…Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 1918…un Paziente si presentò nel suo Ambulatorio con i sintomi soliti di un’influenza…violenta cefalea e dolori a tutto il corpo, febbre alta, tosse secca. Al Paziente 0, seguirono i Pazienti 1,2…A Satanta, Sublette, Santa Fé, Jean Copeland, e nelle fattorie isolate…Il Dottor Miner contattò “The U.S. Public Health Service, che però non gli fornì né assistenza, né indicazioni…Il giornale locale-“The  Santa Fe Monitor” …nelle pagine interne cominciò così a riportare:” Mrs. Eva Van Alstine ha la polmonite, mentre il suo figlio piccolo si è appena ripreso…Ralph Lindeman è ancora malato…Dopo qualche settimana, la malattia scomparve: a metà marzo, le scuole riaprirono e i bambini erano tutti sani. Uomini e donne tornarono al lavoro (John M. Barry:” The Great Influenza: The Epic Story of the Deadliest Plague in History”. Viking, 2004; pp. 93-94; 95-97) …

Il libro sarà citato anche in seguito, perché è ritenuto un’opera fondamentale in materia. L’Autore è uno Storico residente a New Orléans (Louisiana).

The_Ohio_State_University_College_of_Medicine.svg Columbus- Una delle prime Università ad occuparsi della "Grande Influenza" del 1918-1920

The_Ohio_State_University_College_of_Medicine.svg Columbus- Una delle prime Università ad occuparsi della “Grande Influenza” del 1918-1920

2) Giovanni Boccaccio in “Decameron” – Proemio-così descrive l’angosciante storia della peste di Firenze. In maniera profetica, egli stigmatizza anche il numero “grandissimo” di coloro che egli definisce spregiativamente “medicanti”, intendendo le persone che si arrogavano competenze che non avevano, e consigliavano rimedî fatui & catastrofici come le loro capacità mediche: “ …(Anno) Milletrecentoquarantotto… E non come in Oriente aveva fatto, dove a chiunque usciva il sangue del naso era manifesto segno di inevitabile morte: ma nascevano nel cominciamento d’essa a’ maschi e alle femine parimente o nella anguinaia o sotto le ditella certe enfiature, delle quali alcune crescevano come una comunal mela, altre come uno uovo, e alcune più e alcun’ altre meno, le quali i volgari nominavan gavoccioli. E dalle due parti del corpo predette infra brieve spazio cominciò il già detto gavocciolo mortifero indifferentemente in ogni parte di quello a nascere e a venire: e da questo appresso s’incominciò la qualità della predetta infermità a permutare in macchie nere o livide, le quali nelle braccia e per le cosce e in ciascuna altra parte del corpo apparivano a molti, a cui grandi e rade e a cui minute e spesse. E come il gavocciolo primieramente era stato e ancora era certissimo indizio di futura morte, così erano queste a ciascuno a cui venieno. A cura delle quali infermità né consiglio di medico né virtù di medicina alcuna pareva che valesse o facesse profitto: anzi, o che natura del malore nol patisse o che la ignoranza de’ medicanti (de’ quali, oltre al numero degli scienziati, così di femine come d’uomini senza avere alcuna dottrina di medicina avuta giammai, era il numero divenuto grandissimo) non conoscesse da che si movesse e per consequente debito argomento non vi prendesse, non solamente pochi ne guarivano, anzi quasi tutti infra ‘l terzo giorno dalla apparizione de’ sopra detti segni, chi più tosto e chi meno e i più senza alcuna febbre o altro accidente, morivano…”

Ohio Counties - La Grande Influenza arrivò rapidamente, nei primi mesi del 1918, da Haskell (Kansas) in Ohio - primi due focolai negli USA, e forse nel mondo.

Ohio Counties – La Grande Influenza arrivò rapidamente, nei primi mesi del 1918, da Haskell (Kansas) in Ohio – primi due focolai negli USA, e forse nel mondo.

Ohio-Piccola città- Un quartiere popolare, dove la Grande Influenza colpì più pesantemente

Ohio-Piccola città- Un quartiere popolare, dove la Grande Influenza colpì più pesantemente

3)  Le pandemie (di influenza) cominciano quando c’è una “mutazione antigenica” a carico della emoagglutinina, e della neuraminidasi …La mutazione antigenica avviene in un virus che normalmente attacca i volatili, e che passa ad attaccare direttamente o indirettamente l’uomo. (op. cit.; p.111)
4)   In un primo momento, alcuni Medici avevano insistito nel dire che la malattia non era influenza perché era troppo blanda. Poi, altri Medici cominciare a dubitare che fosse vera influenza perché era troppo aggressiva. La mancanza di ossigeno era così severa che i malati cominciavano a diventare cianotici, con una parte o tutto il corpo diventava blu, e spesso blu quasi nero (op. cit.; p.180)

 Camp Funston: lettere di una malato guarito ai propri famigliari

Camp Funston: lettere di una malato guarito ai propri famigliari

5) “L’annuncio che il Presidente ha nominato Surgeon General dell’Esercito degli Stati Uniti il Col. William C. Gorgas, col grado “Brigadier General” (che corrisponde a “Generale di Brigata” nell’Esercito Italiano) sarà valutato favorevolmente non solo dai Medici, ma da tutto il pubblico. È forse dai tempi della Guerra Civile che un Presidente non faceva una nomina che raccogliesse tanto favore. A ragione, il popolo degli Stati Uniti giudica la costruzione del Canale di Panama come uno dei grandi risultati nella nostra storia. Dal punto di vista delle qualità ingegneristiche, la realizzazione del Canale, in anticipo rispetto ai tempi stabiliti, e a costi minori di quelli programmati, è un trionfo per l’Ingegneria Americana, per le capacità dell’Esercito, e per gli Allievi di West Point (JAMA; 14/01/1918)

6)  Quasi il 40% dei 2 milioni di soldati americani che arrivarono in Francia, e cioè 791.000 uomini, sbarcarono a Brest …(dove) sbarcarono truppe da ogni parte del mondo. Brest aveva visto un’esplosione di influenza nella primavera, benché -come in molte altre città della Francia-era stata mite. La prima epidemia con alta mortalità si verificò in luglio (1918) all’arrivo di truppe da Camp Pike (Arkansas), che andarono ad occupare un campo isolato. L’epidemia sembrò inizialmente contenuta. Ma non era così. Il 10 agosto, il giorno in cui la Gran Bretagna dichiarò che l’epidemia era superata, un numero così grande di Marinai Francesi di stanza a Brest furono ricoverati con polmonite da influenza che la capacità ricettiva dell’Ospedale fu subito superata, e l’Ospedale dovette chiudere. L’indice di mortalità andò alle stelle (op. cit.; p.182);

 Guillaume_et_Jacqueline_Apollinaire_1918

Guillaume_et_Jacqueline_Apollinaire_1918

7) L’International Classification for Diseases (ICD), il Manuale in cui tutte le malattie sono catalogate e classificate con codici alfa-numerici, è preparato dall’OMS/WHO Organisation Mondiale de la Santé= OMS, nell’acronimo in lingua francese; indicato spesso anche con l’acronimo in lingua inglese WHO= World Health Organization). L’ultimo aggiornamento disponibile è stato pubblicato nell’aprile 2019. Per tutte le altre informazioni, si può consultare il Sito dell’OMS/WHO, sito tecnicamente ottimo, e sempre aggiornato.
Nell’ICD-11, dunque, l’influenza pandemica ovvero quella provocata da zoonosi identificate è classificata con il Codice 1E31 ed è così definita: “Influenza causata da ceppi di importanza epidemiologica particolare, con trasmissione animale-uomo, o inter-umana. Per l’uso di questa categoria, bisogna sempre fare riferimento alle Linee Guida del Global Influenza Programme (GIP: www.who.int/influenza/) dell’OMS/ WHO.
Oltre alla “Spagnola” (1918-1920), nel XX secolo si registrarono altre 2 importanti pandemie influenzali, una nel 1957 (detta “Asiatica”), e l’altra nel 1968 (detta di “Hong Kong”), tutte provocate da 3 sottotipi antigenici del Virus A. Essi sono, rispettivamente: H1N1 (“Spagnola”); H2N2 (“Asiatica”); H3N2 (“Hong Kong”). Altre epidemie influenzali (ma non pandemie) si verificarono nel 1947 e 1977. È ormai dimostrato che le pandemie vere e proprie derivino da virus A dell’Influenza, di origine animale, previa mutazione di un antigene di superficie del virus: l’emoagglutinina.

8) Guillaume Apollinaire
Alla fine del 1918, dalla Montagna di Reims, zona dove avevano luogo gli ultimi combattimenti, tornai a Parigi per collaborare alla creazione di un giornale destinato alle nostre truppe distaccate sul fronte francese. L’armistizio fu firmato il giorno dopo, o nei giorni immediatamente seguenti. Ed è proprio in occasione dell’armistizio che io avevo deciso di portare ad Apollinaire i sigari toscani che mi aveva chiesto. Per le strade, e sotto le finestre della casa del poeta, a Saint-Germain-des-Prés, una folla scatenata urlava:”A morte Guglielmo”- con riferimento al Kaiser. Ovviamente…Arrivato da Apollinaire, la moglie e la madre-affrante-mi introdussero nella sua camera: egli era sul letto, il viso coperto da un fazzoletto, perché c’erano già i segni dell’alterazione post-mortem. Il pacchetto dei sigari mi cadde dalle mani, mentre in basso, nella strada, continuavano a gridare:” Morte a Guglielmo”. Atroce era l’equivoco di queste voci. Sul letto, era collocato il quadro che Picasso gli aveva regalato qualche settimana prima, in occasione del suo matrimonio (da “Raison d’aimer Breton”, Innocence et mémoire, Gallimard, Paris, 1969)

Guillaume  Apollinaire: Targa Commemorativa

Guillaume Apollinaire: Targa Commemorativa

9) Un giorno nefasto:
“….Entro le 72 ore… dopo la parata (in Filadelfia) l’influenza stava esplodendo in città: ogni singolo letto era occupato in ognuno dei 31 ospedali…La gente cominciava a morire. Gli ospedali cominciarono a respingere i Pazienti …E già la gente si era messa in fila per il ricovero…. Anche con le cure mediche del caso, non c’era differenza. Mary Tullidge, figlia del Dr. George Tullidge, morì 24 ore dopo i primi sintomi. Alice Wolowitz, un’allieva infermiera al Mount Sinai Hospital, cominciò il proprio turno la mattina, si ammalò, ed era morta 24 ore dopo…Il 3 Ottobre, solo 5 giorni dopo la parata…fu chiuso tutto: chiese, scuole, teatri. Furono proibiti anche i funerali pubblici …” (op.cit. p. 220-221) …”…Sul marciapiede, le persone si allontanavano le une dalle altre; evitavano di parlarsi. Se lo facevano, giravano il viso in direzioni opposte, per evitare l’altrui respiro. La gente si isolava, e la paura cresceva…” (op.cit.; p.225).

Giovanni Boccaccio:"Decamerone" - La Peste del 1348 a Firenze

Giovanni Boccaccio:”Decamerone” – La Peste del 1348 a Firenze

                                                                

 

 

                                                                      Fine prima parte  (Continua)

 

2 thoughts on “Influenza, Epidemia, Pandemia (I)

  1. Valeria pellis
    27 maggio 2020 at 7:22

    Eccezionale,grazie molto chiaro ed esaustivo. Interesse storico e attuale

    1. Vito Patella
      27 maggio 2020 at 16:46

      Grazie. Fra una decina di giorni, pubblicheremo la II Parte. In tutto, pubblicheremo 5 Capitoli. Buona giornata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *