A chi non ha, sarà tolto anche quello che ha

 

Paolo & Barnaba portano aiuti alla Chiesa di Gerusalemme

Paolo & Barnaba portano aiuti alla Chiesa di Gerusalemme

I) Matteo, 13: [12]Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
Commento: Chi ha molto, lo ha ottenuto con lo zelo e l’abnegazione, e Dio lo premia con una sovrabbondanza di bene. Chi ha poco, spesso poco ha cercato, e poco ha realizzato; Dio lo punisce togliendogli anche quel poco che ha. Molti esempi si possono fare anche nell’attuale società: spesso che non ha lavoro, neanche lo cerca, e così si preclude ogni possibilità di trovarlo;

 

Giuseppe Ricciotti, grande biblista

Giuseppe Ricciotti, grande biblista

II) Giuseppe Ricciotti:”Paolo Apostolo”, pag. 186 “…gli fu fatto apprendere un mestiere manuale. Era norma che  l’uomo è obbligato a insegnare a suo figlio un mestiere: chiunque non insegna a suo figlio un mestiere, gli insegna a diventare ladro…. ( Tosefta Qiddushin,1:11)…Il mestiere insegnato a Paolo fu quello più comune nella sua regione, il mestiere dei fabbricanti di tende (σκηνοποιοί) … per non essere d’ aggravio ai suoi fedeli, e ci teneva molto a mostrare le mani incallite dal telaio, esclamando: “Alle necessità mie e di quelli ch’erano con me provvidero queste mani (Atti,20:34; 1Cor.4:1; 1Tess.,2:9; 2Tess. 3:8)..

 

Per Tosefta Qiddushin, vai a http://www.toseftaonline.org/

Commento :Paolo, seguendo la saggezza del proprio popolo, sapeva che se tu non lavori, un altro deve mantenerti, e quindi sei un peso sociale, un parassita. Perciò, Paolo svolse il lavoro di tappezziere, che gli consentiva l’autosufficienza e la libertà, anche economica.    Se vuoi godere di un diritto, devi ricordarti che al tuo diritto deve corrispondere un dovere altrui, che devi restituire in qualche modo. Non esiste la beneficenza degli altri a tuo vantaggio, senza che tu debba restituire qualcosa. E qui vale anche il discorso che Gesù fa al giovane ricco (Matteo, 19:16-22; Marco,10:21-22): devi fare la beneficenza con il tuo. Quanto più dai del tuo, tanto maggiori sono i tuoi meriti. Nella nostra società, molti hanno dimenticato la lezione di Gesù e credono che la beneficenza sia sempre a carico degli altri, ma ovviamente non è così!

 

III) Atti, 20:  [34]Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani

IV) 1Cor,4: [12]ci affatichiamo lavorando con le nostre mani

V) 2Corinzi 11 : [9]E trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato d’aggravio a nessuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire.

VI) 2Cor 12: [13]In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d’aggravio? Perdonatemi questa ingiustizia!
VII) 1Tess.,2: [9]Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio.
VIII) 2Tess.,3:  [8]né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e sforzo notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi.

Commento:Saulo, tutte le volte che lo riteneva necessario, ribadiva di essere autosufficiente, anche dal punto di vista economico: Citazioni III-VIII.

 

 

Botticelli: Pala di San Barnaba

Botticelli: Pala di San Barnaba

 

IX) Atti, 25:
[9]Ma Festo volendo fare un favore ai Giudei, si volse a Paolo e disse: «Vuoi andare a Gerusalemme per essere là giudicato di queste cose, davanti a me?».
[10]Paolo rispose: «Mi trovo davanti al tribunale di Cesare, qui mi si deve giudicare. Ai Giudei non ho fatto alcun torto, come anche tu sai perfettamente.
[11]Se dunque sono in colpa e ho commesso qualche cosa che meriti la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle accuse di costoro non c’è nulla di vero, nessuno ha il potere di consegnarmi a loro. Io mi appello a Cesare». [12]Allora Festo, dopo aver conferito con il consiglio, rispose: «Ti sei appellato a Cesare, a Cesare andrai».
Commento:Qui appare anche la grande sapienza giuridica di Paolo, che conoscendo il Diritto Romano e la relativa Procedura, appella a Cesare; e di Luca, che descrive il tutto come fosse un giurista (Luca era in realtà un medico).

 

 

La chiamata di San Matteo (Levi) : Caravaggio

La chiamata di San Matteo (Levi) : Caravaggio

XI)a  Matteo, 19:
16….«Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». [17]Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».
[18]Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso,
[19]onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso».
[20]Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?».
[21]Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». [22]Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.

XI)b Marco, 10:  [21]Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». [22]Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. Commento:Vedi commento al punto II.

XII) 2 Cor 11: Soccorso alla Chiesa di Gerusalemme.
27]In questo tempo alcuni profeti scesero ad Antiochia da Gerusalemme. [28]E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio.
[29]Allora i discepoli si accordarono, ciascuno secondo quello che possedeva, di mandare un soccorso ai fratelli abitanti nella Giudea;
[30]questo fecero, indirizzandolo agli anziani, per mezzo di Barnaba e Saulo.
Commento:Già all’inizio della storia della Chiesa accadde che non puoi distribuire la ricchezza sociale, se prima non la produci:  la Chiesa di Gerusalemme si trovò (64 d.C.) subito in gravi ristrettezze economiche, e dovette essere soccorsa da Paolo & Barnaba, due giganti anche dal punto di vista organizzativo.

 

 

 

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